Sclerosi multipla e riabilitazione

La sclerosi multipla non fa più paura come in passato. Un tempo malattia inesorabile, oggi la sclerosi multipla non può essere curata, ma può essere trattata efficacemente al fine di arrestarne il decorso consentendo al paziente di raggiungere un’aspettativa di vita praticamente normale e di limitare al massimo la perdita della propria autonomia. 

Proprio questo mese, il 30 maggio, è la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla. Vogliamo cogliere l’occasione per un approfondimento sul tema che tratterà i seguenti punti:

La sclerosi multipla è una patologia infiammatoria immuno-mediata del sistema nervoso centrale, che si presenta con una varietà di sintomi aspecifici, e causa disabilità in più di un terzo dei pazienti affetti.

La sclerosi multipla è definita come una patologia infiammatoria demielinizzante. La mielina costituisce la guaina che riveste parte del corpo dei neuroni permettendo la trasmissione rapida degli impulsi nervosi. In condizione di normalità le informazioni nelle fibre nervose sono trasmesse a 100 m/s, in un individuo affetto dalla sclerosi multipla, invece, la velocità scende gradualmente a 5 m/s.

La perdita di mielina determina quindi un’alterazione della capacità dei nervi di condurre gli impulsi elettrici da e per il cervello, producendo i sintomi tipici della sclerosi multipla: irrigidimento e difficoltà motorie che peggiorano progressivamente. 

Le aree in cui si verifica la perdita della mielina sono chiamate placche o lesioni e appaiono come aree indurite, cicatrici. Possono apparire in tempi e in aree diverse del cervello e del midollo cerebrale.

Un paziente con sclerosi multipla necessita di assistenza riabilitativa, medica, ma anche psicologica sin dal momento della diagnosi.

Ormai, esistono terapie farmacologiche efficaci, in grado di arrestare la demielizzazione, bloccando dunque il peggioramento dei sintomi che portano a disabilità e, se non trattati, anche alla morte. 

In associazione alla terapia farmacologica, anche la riabilitazione ha un ruolo fondamentale. La riabilitazione, infatti, migliora la qualità di vita del paziente e contrasta la progressione di malattia. 

Per questo l’approccio clinico alla sclerosi multipla è necessariamente multidisciplinare. Non solo riabilitazione neurologica, ma anche assistenza psicologica: un approccio globale alla neuropsicologia del paziente. 

Molti pazienti affetti da sclerosi multipla intraprendono un percorso neuro-riabilitativo finalizzato al contenimento dei sintomi causati dalla malattia, al possibile recupero di funzioni, e al miglioramento della qualità di vita, mediante il perseguimento della massima abilità motoria, psicologica e sociale del paziente.

La riabilitazione, dunque, ha lo scopo di massimizzare l’indipendenza funzionale dell’individuo attraverso:

• miglioramento delle funzioni generali,
• riduzione della disabilità,
• prevenzione delle possibili complicanze.

L’approccio riabilitativo è costruito sulle esigenze del paziente e mira al suo benessere globale, poiché non si limita alla sola riabilitazione motoria messa in atto con la fisioterapia.

Sono molti gli esercizi che possono aiutare il paziente a mantenere un buon livello di autonomia motoria, e dunque un benessere sociale e psicologico. 

Fra le attività motorie più utilizzate possiamo indicare l’esercizio aerobico di Cycling, che consente di incrementare la performance motoria in generale, e la funzionalità attiva degli arti inferiori in particolare. Il programma deve essere disegnato per attivare il lavoro muscolare, evitando però il sovraccarico, da cui può derivare un peggioramento. Evidente come gli effetti benefici ottenuti sul piano fisico influenzino a loro volta positivamente le funzioni psicologiche e sociali.

La programmazione del percorso neuro-riabilitativo è centrale. Poiché ogni paziente sviluppa i sintomi in tempi e modi diversi e reagisce diversamente alle terapie, è fondamentale che il trattamento riabilitativo si adegui alle mutevoli condizioni della singola persona. 

Il percorso neuro-riabilitativo è realizzato in équipe secondo una modalità multidisciplinare e interdisciplinare.

L’équipe riabilitativa per la persona affetta da sclerosi multipla dovrebbe essere costituita da molteplici figure professionali: il fisiatra, il fisioterapista, il terapista occupazionale, il logopedista, l’infermiere. In raccordo, certo, con altre figure quali il neurologo, lo psicologo, il neuropsicologo, il foniatra, l’urologo, il ginecologo, l’assistente sociale, gli operatori socio-sanitari.

Fanno parte di questo quadro di supporto anche i familiari, che in un approccio interdisciplinare sono fondamentali nel garantire al paziente affetto da sclerosi multipla le condizioni per lavorare sulla propria autonomia e il proprio benessere. 

Proprio questo approccio in équipe è ciò che propone Medical House, il nuovo centro medico di Milano, che ospita al proprio interno équipe mediche multidisciplinari in grado di prendere in carico il paziente affetto da sclerosi multipla sin dal momento della diagnosi. Con umanità, ascolto, e grande esperienza specialistica.